Migranti e stranieri presenti in Francia: quanti sono realmente?
Secondo l'INSEE, l'Istituto Nazionale di Statistica e degli Studi Economici, nel 2014 in Francia risiedevano 4,2 milioni di stranieri e 6,0 milioni di immigrati.
Se in passato la maggior parte dei migranti che sceglievano la Francia come paese di destinazione erano uomini, i quali erano spinti soprattutto dalla necessità di trovare un impiego per mantenere la propria famiglia, spesso rimasta nel paese d'origine, oggi la tendenza è ben diversa.
Già negli anni '80, con il fenomeno del "ricongiungimento familiare", c'è stato un aumento di arrivi di migranti donne in Francia.
Nel 2014, le donne che hanno scelto di lasciare il proprio paese d'origine per dirigersi in terra francese sono il 51% degli immigrati: la realtà attuale non comprende solo donne interessate dal fenomeno del ricongiungimento familiare, ma anche e soprattutto donne che decidono di recarsi in Francia per trovare un impiego che corrisponda a quanto studiato o per proseguire gli studi.
Secondo l'INSEE, l'Istituto Nazionale di Statistica e degli Studi Economici, nel 2014 in Francia risiedevano 4,2 milioni di stranieri e 6,0 milioni di immigrati.
Se in passato la maggior parte dei migranti che sceglievano la Francia come paese di destinazione erano uomini, i quali erano spinti soprattutto dalla necessità di trovare un impiego per mantenere la propria famiglia, spesso rimasta nel paese d'origine, oggi la tendenza è ben diversa.
Già negli anni '80, con il fenomeno del "ricongiungimento familiare", c'è stato un aumento di arrivi di migranti donne in Francia.
Nel 2014, le donne che hanno scelto di lasciare il proprio paese d'origine per dirigersi in terra francese sono il 51% degli immigrati: la realtà attuale non comprende solo donne interessate dal fenomeno del ricongiungimento familiare, ma anche e soprattutto donne che decidono di recarsi in Francia per trovare un impiego che corrisponda a quanto studiato o per proseguire gli studi.
I paesi d'origine dei migranti
Nel 2014, solo il 36% degli immigrati presenti in Francia proviene da un paese europeo.
Il 44% degli immigrati sono nati in un paese del continente africano, di cui il 30% in uno degli stati del Maghreb. Se l'immigrazione da questa regione è un fenomeno stabile che ha interessato il paese dagli anni '80, il fenomeno di migranti provenienti dalla regione sub-sahariana è invece piuttosto recente e interessa soprattutto paesi che facevano parte dell'amministrazione francese. Infine, il 15% degli immigrati proviene dall'Asia.
Nel 2014, solo il 36% degli immigrati presenti in Francia proviene da un paese europeo.
Il 44% degli immigrati sono nati in un paese del continente africano, di cui il 30% in uno degli stati del Maghreb. Se l'immigrazione da questa regione è un fenomeno stabile che ha interessato il paese dagli anni '80, il fenomeno di migranti provenienti dalla regione sub-sahariana è invece piuttosto recente e interessa soprattutto paesi che facevano parte dell'amministrazione francese. Infine, il 15% degli immigrati proviene dall'Asia.
Acquisizione della nazionalità francese
Nel 2016, il numero di coloro che hanno acquisito la nazionalità francese è aumentato del 4,5% rispetto all'anno precedente, soprattutto in quanto molti stranieri hanno acquisito la nazionalità tramite le nuove legislazioni.
Nel 2016, il numero di coloro che hanno acquisito la nazionalità francese è aumentato del 4,5% rispetto all'anno precedente, soprattutto in quanto molti stranieri hanno acquisito la nazionalità tramite le nuove legislazioni.
Quanto sono affidabili questi dati statistici?
Come analizzato nella sezione "Politica" relativa alla Francia, i dati pubblicati dall'INSEE e dagli altri enti statistici francesi risultano esclusivamente delle "stime" e non delle certezze.
L'INSEE, infatti, fornisce i dati relativi al saldo migratorio comparando i risultati di due censimenti successivi, senza tener conto del numero preciso delle entrate nel paese né delle uscite da questo.
I dati forniti dall'INSEE fanno spesso riferimento ad informazioni e numeri statistici raccolti dalle varie amministrazioni locali, che spesso risultano come parziali.
Questo fenomeno è dimostrato dal fatto che, spesso, lo stesso ente statistico sia portato a correggere i dati precedentemente pubblicati: il saldo migratorio, allo stesso modo che quello relativo al numero di abitanti presenti in Francia, viene corretto a posteriori e aumentato o ridotto a seconda degli aggiustamenti necessari.
Le cifre fornite dall'INSEE rispetto al flusso migratorio possono considerarsi come parziali per diversi motivi:
- vengono registrate solo le entrate "regolari" degli stranieri sul territorio francese (senza tener quindi conto dei cosiddetti "stranieri irregolari";
- non vengono registrate le uscite dal territorio francese, né per quanto riguarda gli stranieri né per i francesi;
- non vengono conteggiati gli espatriati che decidono di tornare in Francia;
- i dati sugli arrivi vengono raccolti dalle amministrazioni locali, le quali si occupano esclusivamente del loro territorio di competenza, senza seguire linee guida ben definite. Se alcune di queste conteggiano tra gli arrivi esclusivamente i detentori di un permesso di soggiorno, altre comprendono invece la totalità degli arrivi;
- solamente gli stranieri ammessi nel paese per almeno 3 mesi figurano in queste statistiche.
...per andare più lontano
Alla luce di queste rivelazioni, è necessario fare qualche riflessione su questo fenomeno.
Quale può essere l'impatto che queste "stime" possono avere sulla società? Questi dati "errati" o, comunque, "incompleti" possono contribuire a dare all'opinione pubblica una visione distorta del fenomeno dell'immigrazione? Se sfruttati da mass media o leader politici di partiti nazionalisti, queste "stime" incomplete possono contribuire a generare un sentimento di paura e odio verso stranieri e migranti all'interno della popolazione?